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Trasferte Firenze e Modena:recensioni


Durante l'ultimo week end il Cerchio dei Guerrieri si è sdoppiato, la muay thai è andata a Firenze mentre la sezione di MMA è andata a Modena.

MODENA-SEZIONE MMA Impegnato Nico che affronta un avversario molto esperto (già nelle gare da oltre 6 anni). Nonostante qualche buona tecnica suggerita dall'angolo, Nico va un pò in black out risultando prevedibile, cosa che gli costa diversi punti a causa di una leva alle gambe e un ground and pound che poi peseranno sul giudizio finale...in ogni caso buona prestazione, tant'è che il suo avversario a fine gara ammette di essere andato in difficoltà in diverse fasi dell'incontro. Ma la maggiore esperienza pesa e giustamente si aggiudica il match. Ma nelle sconfitte si impara, tante volte ancora di più...e Mirko e Nico sono già pronti a farne tesoro...

FIRENZE-SEZIONE MUAY THAI. Per il Cerchio dei Guerrieri, Roberto e Roberto in match di muay thai e Alessandro in un match di K1.

Il primo a salire sul ring è Urracci. Di fronte tale felice Maicol, già campione italiano di K1 prima serie. Avversario ostico. Roberto affronta questo match per togliersi un pò di ruggine e mettere benzina nel motore in vista del D-fight del 21 ottobre dove affronterà Piantanida in un match pro. Roberto è lontano dai ring da circa un anno e nella prima ripresa fatica a riprendere il ritmo. Resta un pò lento e troppo attendista. Ma già sul finale del round inizia ad entrare con potenti pugni e gomitate che entrano perfettamente nella guardia dell'avversario. E quando inizia a calciare il suo avversario viene letteralmente spostato e il match inizia a mostrare i suoi veri valori. La seconda ripresa vede finalmente Roberto alzare il ritmo, macinare colpi su colpi e il match va a senso unico con l'avversario che cerca di limitare i danni e rispondere colpo su colpo ma che risulta inefficace. Roberto ha preso ormai le misure e stravince il secondo round. E la musica non cambia con il terzo dove per i primi due minuti Roberto continua a macinare colpi- Gli manca la distanza giusta e l'esplosività perfetta per tentare il ko. Ma risulta efficace. Termina la benzina a 30 secondi dalla fine e, da atleta esperto, capisce di non forzare troppo e gestisce gli ultimi secondi portando a casa una vittoria che non è mai stata messa in discussione.

Roberto. Anche per Roberto si tratta del primo match dopo la lunga pausa estiva. Match difficile contro un atleta esperto (circa 20 match all'attivo) saltato la settimana prima alla coppa Italia per problemi lavorativi dell'avversario. E che quindi è stato riproposto a Firenze. Rebbani è alto almeno 15/20 cm più di Roberto e quindi anche da un punto di vista fisico questo crea dei problemi. Ma Roberto è atleta preparato, ormai prima serie e dovrà abituarsi ad affrontare atleti di tale spessore, perchè più si sale e più le difficoltà aumentano. Tenendo conto che, come già detto, l'avversario è davvero forte, a mio modo di vedere Roberto perde il match soprattuto di testa perchè, dopo i primi scambi in cui lo vedono subire, finisce per impostare tutto il match in difesa, facendo in questo modo il gioco del suo avversario che lo gestisce alla sua distanza con pochi ma efficaci colpi e quando lo chiude in clinch pur facendo le solite due cose, mette il clinch sempre dove vuole luui e i due atleti si ritrovano sempre nella stessa posizione. La differenza sostanziale tra i due alteti è che Rebbani tira (giustamente) per far male, mentre Roberto non riesce quasi mai a prendere le distanze giuste e quando colpisce colpisce troppo timidamente per ribaltare psicologicamente il match. Perchè nella forma, Roberto non sfigura di certo, anzi...lo stile è buono, resta composto e impostato ma nella sostanza non riesce ad essere efficace e ribaltare le sorti di un match nato in salita. Servirà da lezione. Per tutti. Perchè si vince e si perde tutti insieme, angolo, Maestro e atleta. Senza questa unione di spirito e fiducia non si possono raggiungere e superare i propri limiti. Ma è solo un match. Un passo verso una crescita e già mentalmente dobbiamo proiettarci verso l'impegno pro del 21 ottobre al D-fight. Lascio la recensione di questo match con la frase di Bruce Lee "...bisogna essere come l'acqua e adattarsi ad ogni recipiente...". "Bisogna imparare ad adattarsi a qualsiasi avversario e a qualsiasi situazione che il match possa offrire..."

Alessandro. Una bestia! Sale sul ring in uno stile nostro a metà (il k1), con l'ansia di dover tirare molti colpi per via del contapunti elettronico che condiziona e non poco i nostri ritmi, regala 2 kg alla pesa ma, viste le dimensioni, almeno 3-4 kg sul ring all'avversario. Risultato? Ale mena come se non ci fosse un domani. Impone il suo ritmo sin dall'inizio e a sto giro lo fa anche con una padronanza di tecniche molto migliorata. Non mena e basta ma mena sapendo ciò che sta facendo e provando colpi diversi. Per me una soddisfazione perchè vedere un ragazzo che adora ciò che fa...che chiede poco ma poi ti ripaga con prestazioni di tale cuore, sono una manna dal cielo. Vince per 3 a 0, fa contare il suo avversario e porta a casa l'ennesima vittoria. Perché la vuole. Per battere Ale bisogna abbatterlo. Ovvio che ci sarà da lavorare ancora tanto perchè più gli avversari saliranno di livello e maggiore bisognerà mettere a punto la tattica e la tecnica. Ma il materiale umano è ottimo!!!

TIFO: UNA GRAZIE A NICHOLAS, ALBERTO, ALESSANDRA, MARTINA E LILLA PER IL SUPPORTO E TIFO FINO A FIRENZE!!! E UN SUPER GRAZIE A CLAUDIO PER L'AIUTO CONCRETO COME SECONDO IN MANCANZA DI ROBERTO (CHE COMBATTEVA)!

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